venerdì 23 ottobre 2009

Come strutturare un allenamento di touch rugby e... sopravvivere!

Qui si parte dalla base. Inutile parlarne troppo. Le base dell'allenamento le abbiamo gia' affrontate piu' volte.

Ma qual'e' la combinazione degli ingredienti migliore per far si che i vostri giocatori diano sempre il meglio??

Gli allenamenti dovrebbero sempre prevedere: riscaldamento, esercizi tecnici, gioco.

Come mescolarli? il Riscaldamento e' importante, deve essere mirato e non generico. Deve prevedere movimenti e situazioni che poi i nostri muscoli si troveranno ad affrontare durante il gioco successivo.
Quindi non correte attorno al campo, dedicatevi invece a scaldare con pazienza i muscoli dei polpacci, delle cosce ma anche della schiena e delle spalle in modo da poter poi darvi alla pazza gioia fra cambi di passo, scarti o corse vertiginose.

La fase successiva di esercizio tecnico deve prevedere un ripasso generale delle basi ed una preparazione alle combinazioni di gioco classiche e/o create dalla squadra (incroci, raddoppi, attacchi, sostegni, ecc). Tutto questo deve avvenire sotto forma di gioco per stimolare i propri giocatori a dare il massimo in ogni situazione!

La fase di gioco dovrebbe essere divisa in tempi con recuperi brevi e mirati alla spiegazione di alcune situazioni. Lasciate giocare in ogni caso e sfidate sempre i vostri giocatori a mettere in pratica in campo quanto fatto in esercizio sul campo.

Ora veniamo ai tempi: un allenamento di touch rugby deve durare almeno un'ora.
Le percentuali sono 1/4 per riscaldamento e esercizi e 2/4 per il gioco che deve sempre essere messo in primo piano rispetto al resto.

Divertitevi!